Siamo all’inizio del mese di luglio del 1973. Mons. Cavalla, il Vescovo di Casale di allora, accogliendo le richieste della popolazione della zona ospedale, aveva deciso di creare in quel rione una nuova parrocchia e di affidarla a don Carlo Grossetti (39 anni), fino a quella data parroco di Rivalba. In quella zona peró non c’era casa parrocchiale né tantomeno la Chiesa. Allora Mons. Vescovo gli diede un collaboratore: don Paolo Busto (31 anni), viceparroco del Duomo.
Grazie a Dio, dopo qualche ricerca trovarono un alloggio sul piano rialzato di Viale Marchino 32. Si misero poi alla ricerca di un luogo dove celebrare le funzioni religiose, ma inutilmente. Contattarono allora la direttrice dell’Istituto Sacro Cuore - Suor Mori - la quale mise a disposizione la Cappella dell’Istituto.
E così il 6 ottobre 1973 con il decreto firmato dal Vescovo Mons. Carlo Cavalla nasceva a Casale la nuova Parrocchia dello Spirito Santo, che si costituiva stralciando parte dei territori delle Parrocchie del Duomo, del Sacro Cuore di Gesù e di San Germano, tutte in Casale ma con un fazzolettino di terra ai bordi di San Giorgio (la Grotta Ganora) e la chiesa di Pozzo sant’Evasio. Con una certa titubanza, ma con una estrema fiducia nel Signore e nella gente, la parrocchia ha iniziato a funzionare.
Nel libro delle “Cronache della parrocchia”, a questo proposito, si legge:
“La Parrocchia comincia i suoi primi passi. Le difficoltà sono molte. Non abbiamo trovato nessun senso di comunità. La gente, alloggiata in grandi condomini, molto spesso si ignora. Molti sono originari da paesi vicini in cui tornano solitamente il sabato e la domenica, altri sono infermieri che, facendo i turni, raramente possono partecipare alla vita della comunità. Per questo abbiamo pensato di unire queste persone facendo leva soprattutto sui bambini e i giovani.”
Nel frattempo il signor Federico Cavalli, proprietario di un locale di una certa capienza, destinato a supermercato, situato in via Giovanni Aliora, ci affitta l’edificio da adibire provvisoriamente a Chiesa. L’atto (di affitto simbolico di una lira al mese) è registrato il 22 novembre 1973. Si provvede velocemente a tutto: allacciamento dell’acqua, luce, tinteggiatura, impianto per il riscaldamento, vetri per le finestre. E il 7 gennaio 1974 la Chiesa è pronta e comincia con gioia il cammino tra e con le persone.
Nel 1978 don Paolo Busto purtroppo ci lascia perché nominato parroco di Frassineto Po. Intanto, e siamo nel 1981, si presenta l’occasione di una sistemazione per la casa parrocchiale: una villetta della zona era in vendita. Con la collaborazione di tutti – il Vescovo, la Curia e, naturalmente, la gente – raggiungiamo i 250 milioni necessari per l’acquisto e nei primi giorni dell’ottobre 1981 don Carlo si trasferisce in quella che è l’attuale casa parrocchiale. La comunità sta veramente nascendo…
Il cammino di crescita reciproca nella condivisione e nella fede fa ogni giorno un piccolo passo in più. Oltre al gruppo dei giovani e del coro, sorgono in parrocchia il gruppo dei catechisti, dei genitori, del giornalino, della carità. Ma soprattutto scopriamo, con l’aiuto del Signore, come sia veramente bello ed arricchente camminare insieme, pur nelle nostre diversità e difficoltà, alla luce della Sua Parola e del Suo Amore.
Nel 1989 il Signor Cavalli decide di donarci il locale fino ad allora concesso in affitto simbolico: il nostro cammino sta concretizzandosi anche in una nuova Chiesa che cresce nelle mura insieme al crescere della comunità. Nel 1999 poi si acquistano i garages adiacenti alla Chiesa in previsione di un ulteriore allargamento della stessa: la comunità si amplia sempre più!
In quello stesso anno abbattendo i muri della prima Chiesa ristrutturata, incominciano i lavori per la nuova e attuale costruzione, terminata nel 2000: grazie alla generosità di tutti e alla CEI che attraverso l’otto per mille ci ha elargito una somma consistente, riusciamo a metter insieme i soldi necessari. Progetto e costruzione vengono curati con grande disponibilità (e totale disinteresse economico!) dall’Ing. Umberto Coppo a cui ancora oggi va il nostro più sentito ringraziamento. L’inaugurazione avviene nella notte di Natale del 2000 e la consacrazione il 27 febbraio 2001 da parte dell’allora Vescovo Mons. Zaccheo, che con grande affetto e paternità ci ha sempre accompagnato.
Su richiesta del don Carlo Grossetti inizia la sua collaborazione nella parrocchia “Spirito Santo” il diacono permanente Antonino Coco, resa ufficiale con mandato del Vescovo a partire dal 1 gennaio 2019. La richiesta del
parroco nasce dalla necessità di sostituire il diacono Alfredo Rivoire, in via di trasferimento nella diocesi di Pavia.
Alla morte di don Grossetti (1 ottobre 2021), in attesa della nomina di un nuovo pastore, cerca di tenere unita la comunità parrocchiale come può. Grazie alla preziosa e costante presenza di Mons. Gianni Sacchi e di molti sacerdoti della città, non viene a mancare il dono dell’Eucaristia domenicale e nei giorni feriali in cui erano richieste intenzioni per defunti; nei rimanentigiorni feriali non tralascia di celebrare la Liturgia della Parola.
Continuamente cerca di incoraggiare i fedeli, timorosi per il futuro della parrocchia, certo che presto Mons. Vescovo avrebbe scelto un nuovo pastore, che sarebbe arrivato non per azzerare l’opera del compianto predecessore, ma per arricchire il tesoro lasciato, e quindi a prepararsi ad accogliere il nuovo parroco con gioia e disponibilità.
A novembre 2021 abbiamo accolto nella nostra parrocchia il nuovo parroco don Giorgio Bertola. È arrivato dopo 12 anni nella parrocchia di Moncalvo.
Nel 2023 ricordiamo il decimo anniversario della beatificazione di un casalese che è stato sacerdote della nostra diocesi: il beato monsignor Luigi Novarese. In occasione del suo giubileo, abbiamo voluto conoscere meglio la sua vita, la sua spiritualità, ma soprattutto il servizio che ha svolto per i malati.
Esisteva nella nostra chiesa una cappella che era poco utilizzata. Siamo riusciti a ridipingerla, abbellirla, renderla ancora più accogliente e, su richiesta di Don Giorgio, è arrivata dal Perù, dalle mani di un falegname, una bellissima statua del beato Novarese.
Il 12 maggio, durante la Santa Messa nella nostra Cattedrale, Sua Eminenza il cardinale Matteo Zuppi l’ha benedetta. La domenica successiva, la cappella è stata solennemente inaugurata e vi è stata collocata la statua insieme al reliquiario. È seguito un pranzo comune in oratorio per circa 90 persone. Ringraziamo dal profondo del cuore le nostre cuoche che hanno preparato un menù eccellente.
Venerdì 19 maggio alle 21, nella nostra chiesa, si è svolto un incontro in cui abbiamo potuto conoscere meglio la vita del nostro beato. È stato guidato dal giornalista Mauro Anselmo, biografo di Luigi Novarese, autore di alcuni saggi sull’insegnamento e la spiritualità dell’ “apostolo degli ammalati”.
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